Preparare insieme i tipici piatti di queste feste è un ottimo modo per stare insieme con naturalezza e rinnovare tradizioni che, come in questo caso, hanno radici antichissime.
enuto conto che Napoli è a poche miglia da Ischia questo dimostra la complessità di questa, come di altre isole, quali piccoli sistemi antropo – gastronomici. Circondata dal mare, Ischia ha custodito una tradizione che probabilmente risale ai primi coloni greci. Si sa che i primi che toccarono terra in Campania provenivano da Eubea (Evia, in greco) e che la stessa Ischia, fondata da loro nel VIII sec. a.C., col nome di Pithecusa, è la più antica colonia greca del Mediterraneo occidentale.
Proveniente dall’estremo Oriente, la Robbia o Garzana (Rubia Tinctorium) è la pianta del genere Rubiacee che è utilizzata per colorare le uova. Il rosso di Robbia è detto anche rosso turco. Essa si è spontaneizzata nella flora italiana ma è stata coltivata nei secoli scorsi. Dal Neolitico fino alla fine dell’Ottocento, insieme all’Isatis e alla Reseda, è stata tra le piante fondamentali per l’estrazione dei tre colori principali: rosso, blu, giallo.
Invero, nell’antichità, il color porpora veniva estratto dal mollusco contenuto in conchiglie del genere Murex. In questa produzione e nei relativi commerci si erano specializzati i Fenici. Ma con il declino della civiltà fenicia, il colorante rosso fu ricavato dalla Robbia.
Ad Ischia colorare le uova di rosso è una vera e propria tradizione, non solo culturale, ma anche gastronomica. Ma come si realizzano le uova rosse?
Una volta raccolte le radici (solo quelle rosse, non quelle gialle che rischiano invece di far rompere le uova) bisogna pestarle con una pietra o con un martello, per far sì che il pigmento che funge da colorante fuoriesca. Sistemare la “robbia” in una pentola alta, e adagiare poi le uova tra le radici provando a non metterle troppo vicine. Portare ad ebollizione a fiamma alta; una volta raggiunta l’ebollizione ridurre la fiamma.
Occorre considerare che le uova per diventare sode impiegano circa mezz’ora, ma il tempo necessario affinché si colorino è un’ora. Una volta cotte attendere che l’acqua si raffreddi del tutto e sollevare delicatamente le uova. Per donare lucentezza alle uova, tamponare il guscio con un batuffolo di cotone intriso si olio di oliva.
Ingredienti:
Farina, lievito, sugna, sale, pepe, romano grattugiato, parmigiano grattugiato, salumi vari, Uova cottura con la rove
Associazione Provinciale Cuochi di Napoli – Via Taverna del Ferro,13 San Giovanni a Teduccio (NA)
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